Il Garante per la privacy ha vietato l'uso, in forma centralizzata, dei dati biometrici raccolti da un importante centro orafo campano e ha imposto alla società che gestisce la struttura di adeguare anche il sistema di videosorveglianza e gli altri trattamenti dei dati personali alla normativa sulla privacy.
Gli accertamenti del Garante hanno evidenziato che la società che gestisce il centro non aveva predisposto né un'informativa adeguata, né cartelli idonei a segnalare ai lavoratori e ai visitatori la presenza delle circa 140 telecamere installate per monitorare tutta l'area. E' risultato, peraltro, che le immagini venivano conservate per un tempo superiore al limite dei sette giorni consentito per questo tipo di attività.
Il provvedimento del Garante, ha interessato, anche il sistema di rilevamento delle impronte digitali utilizzato per accedere al centro orafo. La società, infatti, conservava in un data base centralizzato i dati biometrici di chi accedeva all'area. L'Autorità ha disposto il divieto del trattamento dei dati biometrici e ha indicato eventuali misure alternative per l'identificazione delle persone.